Bora-Hansgrohe, Nils Politt e la splendida vittoria al Tour de France: “Un sogno d’infanzia che si realizza”
Un’annata da ricordare per Nils Politt. Il corridore della Bora-Hansgrohe, intervistato dalla rivista Radsport, si è soffermato sulla stagione appena conclusa analizzando le sue prestazioni. Al suo primo anno nella formazione teutonica, il classe 1994, ha ottenuto la sua prima vittoria in un GT, e una tappa al Giro di Germania dove ha conquistato anche la classifica generale. Dopo 3 anni di digiuno (risale al 2018 la sua ultima e fino a quest’anno unica vittoria da professionista) finalmente il ventisettenne ha messo a frutto il potenziale che molte volte in precedenza aveva mostrato di avere.
Un Tour de France corso all’attacco, sfruttando a pieno le sue doti da cronoman, lo hanno portato verso il successo nella frazione con arrivo a Nimes: “Un successo unico, un sogno d’infanzia che si realizza. É stato un giorno che mi ha regalato molti ricordi che non dimenticherò per tutta la vita” ha raccontato il tedesco ripensando a quella giornata. Per Politt la positività della stagione non è dovuta soltanto a questa vittoria ma a una lunga serie di piazzamenti che danno conferma delle sue potenzialità: “Molto molto positiva. Sono cresciuto ancora, ho corso molto forte e con costanza durante la stagione con molti piazzamenti e più di di una sola vittoria”.
Il tedesco, oltre alla vittoria al Tour de France, dà larga importanza anche alla conquista del Giro di Germania, corsa di casa: “Adesso finalmente ho vinto la mia prima corsa a tappe, e l’ho fatto nel mio paese. É stato veramente un weekend fantastico”.
Unica pecca della stagione cui guarda con un filo di rammarico è la Parigi-Roubaix dove nel 2019 arrivò secondo: “Dopo la ricognizione ho avuto il raffreddore, sono andato in gara in condizione pessima – spiega il tedesco – Bisogna conviverci con giorni così, io l’ho già dimenticato e non vedo l’ora che arrivi la prossima Roubaix”.
Nel 2022 il ventisettenne ritroverà il suo ex tecnico Tortsten Schmidt: “Tortsten è un confidente assoluto per me. Mi fa stare bene. Ha molta esperienza nelle classiche dove ha già vinto con Cancellara e Kristoff”.
C’è spazio anche per due parole sull’ex compagno Peter Sagan di cui Politt non sa dire se il suo trasferimento possa avvantaggiarlo nella ricerca di vittorie: “Mi trovavo molto bene con Peter, è stato divertente correre con lui”
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